L’impianto di riscaldamento si compone di tre elementi base: generatore/i, rete di distribuzione del fluido vettore e terminali. Per riqualificare l'impianto di riscaldamento si interviene soprattutto (ma non solo) sulla centrale termica che rappresenta il cuore pulsante del sistema.

 

La riqualificazione energetica delle centrali termiche esistenti negli ultimi anni viene eseguita agendo su diversi componenti (sistemi ibridi):

• sostituzione di un generatore  (o caldaia) di calore ad alto rendimento, caldaie a condensazione,

• installazione di pompe di calore (PdC) per quanto riguarda la sostituzione di macchinari per la climatizzazione obsoleti,

• installazione di sistemi di termoregolazione, valvole termostatiche e contabilizzatori energetici, pompe a velocità variabile, sistemi di telecontrollo

• gestione del calore efficiente e competente

​

Per riqualificare energeticamente impianto termico e per poter diminuire la quota di energia primaria non rinnovabile, si abbina ad una caldaia a gas del tipo a condensazione una PdC ad alta temperatura alimentata elettricamente eventualmente da un impianto fotovoltaico installato sulla copertura dell’edificio.

 

L'obiettivo è ottenere un impianto termico che portato a regime dalla/e caldaia/e a gas metano mantenga la temperatura del fluido termovettore solo attraverso la PdC aria-acqua alimentato dall’impianto fotovoltaico. Associato ai due componenti si installa un sistema ad accumulo inerziale che accumula energia termica di giorno dalla PdC e rilascia il calore quando l’impianto termico è acceso.

 

Avere in conclusione due generatori di calore significa poter scegliere in ogni momento (per esempio in funzione della temperatura esterna) il funzionamento più conveniente. A questo pensano i produttori di appparati con software studiati per sistemi ibridi che consentono di far intervenire di volta in volta la pompa di calore ad aria o la caldaia a gas a seconda di ciò che risulta più vantaggioso.

​